Dad e profilazione illegale

Human Rights Watch: con la Dad profilazione illegale dei dati degli studenti

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Il 25 maggio la Ong Human Rights Watch ha pubblicato il rapporto How Dare They Peep into my private life? sulla profilazione illegale dei dati di milioni di studenti in tutto il mondo sfruttando la Dad nel periodo pandemico.

I dati e i comportamenti di milioni di studenti in tutto il mondo sarebbero stati tracciati senza consenso e venduti a terze parti per fini pubblicitari durante il periodo della didattica online (Dad). È quanto emerge dal report, che rivela che

dei 164 prodotti digitali per l’apprendimento utilizzati durante la pandemia esaminati, ben 146, l’89% di questi, avrebbero messo a rischio i dati sensibili degli studenti che le hanno utilizzate, violando così ogni loro diritto alla privacy.

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 68 dei Paesi più popolosi al mondo, tra cui l’Italia, che hanno adottato o meno piani nazionali per la didattica online durante i periodi di chiusura delle scuole. I prodotti digitali analizzati e raccomandati anche dai governi sono 39 app, 91 siti e 34 piattaforme digitali disponibili in entrambi i formati. Lo studio che si è svolto tra marzo e agosto 2021 proprio in Italia ha analizzato un’app utilizzata da un milione di utenti – bambini in questo caso – che non sarebbero stati informati in alcun modo dei tracker di terze parti utilizzati dalla piattaforma.

Tra le violazioni rilevate dallo studio spicca quella del monitoraggio costante dell’attività online, senza il consenso sia degli studenti che dei genitori, che avrebbe esposto i bambini al furto di informazioni sia su di loro che sulla loro famiglia e amici, poi in alcuni casi rivendute ai colossi della pubblicità digitale.

Fonte: Human Rights watch, The Vision

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