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È tensione fra Cina e States per l’ipotesi del laboratorio

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Depennata nel rapporto (ritenuto inconcludente) da parte degli esperti dell’Oms, la tesi che vuole il virus del Covid fuggito da un laboratorio della città continua a farsi sempre più insistente. A riportare il dibattito globale sulle cause della pandemia sul binario dell’ipotetico errore umano un articolo di qualche giorno fa del Wall Street Journal, che parlava di diversi medici del centro di Wuhan – che tratta malattie infettive – ammalatisi l’anno sorso di sintomi molto simili a quelli del Covid.

La tesi è stata ripresa da Fauci e poi anche da Joe Biden, che a inizio mese ha ricevuto un rapporto a riguardo e mercoledì ha chiesto all’intelligence americana di indagare. Una mossa che non è affatto piaciuta a Pechino, che ieri ha replicato parlando di «manipolazione politica e ricerca di un capro espiatorio».

Stando al ministero degli esteri Zhao Lijian, «agli Stati Uniti non interessano i fatti e la verità, né uno studio basato sui fatti». L’interesse per l’amministrazione Biden per una tesi che era stata fra le preferite dal- la destra americana, compreso Trump e il suo Segretario di Stato Pompeo, riporta i rapporti delle due nazioni alla tensione dell’amministrazione precedente. Il che stona un po’ con la gestione distensiva da parte del nuovo presidente, che però sembra non includere la Repubblica Popolare: «Abbiamo chiesto più volte che la Cina cooperasse, fornendo l’accesso necessario agli investigatori», ha confermato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. Collaborazione che, per quanto riguarda gli esperti dell’Oms, si è mostrata restia a fornire. Una reticenza simile a quella che ha portato a un allarme, per molti, eccessiva- mente tardivo agli inizi della diffusione del Covid-19.

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