permacrisi, parola del 2022

Collins: “permacrisi” parola dell’anno 2022

Scienza e ambiente

Nello stato di perenne incertezza in cui ci troviamo, in un’epoca dominata da incognite e dubbi, tra pandemia, guerra, crisi economica, inflazione e ora la minaccia della recessione, c’è un termine che ben definisce questo stato di perpetua sospensione: permacrisi.

Individuato dal dizionario Collins come la parola dell’anno, questo termine è una crasi tra “permanente” e “crisi” e identifica “un periodo esteso di instabilità e insicurezza”.

Questo vocabolo, coniato negli Anni 70 ma entrato ora nell’uso comune, descrive la sensazione di vivere un periodo di crisi senza tregua, definendo “quanto sia stato orribile il 2022 per così tante persone” spiega alla Bbc Alex Beecroft, direttore di Collins Learning.

Continuo stato di incertezza e preoccupazione

“Siamo tutti in un continuo stato di incertezza e preoccupazione con gli sconvolgimenti causati da Brexit, pandemia, maltempo, guerra in Ucraina, instabilità politica, crisi dell’energia e del costo della vita” chiarisce Beecroft. La lingua non è altro che uno specchio di ciò che sta accadendo nella società e nel resto del mondo.

La parola era stata già usata dalla presidente della Bce Christine Lagarde lo scorso aprile, di fatto istituzionalizzando il termine: “Alcuni dicono che viviamo in un’era di “permacrisi”: dove ci muoviamo continuamente da un’emergenza all’altra. Solo 10 anni fa abbiamo fronteggiato la peggiore crisi finanziaria dagli anni ’30, poi la peggiore pandemia dal 1919 e ora la più grave crisi geopolitica in Europa dalla fine della guerra fredda”.

Le altre parole del 2022

Tra le altre parole dell’anno segnalate dal dizionario Collins ci sono poi “quiet quitting“, che significa “svolgere i propri doveri di base sul lavoro e non di più, sia per protesta o per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata”, dedicando più tempo a se stessi; “splooting“, cioè l’atto di sdraiarsi a pancia in giù con le gambe distese per difendersi dal grande caldo, mutuato dal comportamento dei cani quando vogliono rinfrescarsi l’addome; e “sportswashing“, la strategia di sponsorizzare o promuovere eventi sportivi nel tentativo di migliorare la propria immagine, offuscata da qualche scandalo, sulla falsariga del greenwashing.

Crisi, equilibrio lavoro-vita privata, clima, reputazione pubblica: tracciando una linea ideale tra questi punti si ricostruisce così l’identikit di un anno per molti versi storico.

Fonte: Elle

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