Giovanni Boldini, Giovane donna in déshabillé (La toilette), dettaglio (1880 circa; collezione privata)

La mostra dedicata a Boldini al Mart. Guardala sul web

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Dal 24 novembre i canali digitali del Mart di Rovereto racconteranno con immagini, storie e video-pillole la nuova mostra dedicata a Giovanni Boldini.
Il Mart di Rovereto è pronto per accogliere virtualmente i suoi visitatori per la mostra Giovanni Boldini. Il Piacere, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, in collaborazione con Comune di Ferrara e Fondazione Ferrara Arte. La rassegna avrebbe dovuto aprire al pubblico il 14 novembre, ma è chiusa per emergenza sanitaria. A partire dal 29 novembre, attraverso il web verrà quindi raccontata con immagini, video-interviste, storie, curiosità, video-pillole.

In mostra sono 170 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali dal Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il terremoto del 2012. A Giovanni Boldini, il più grande ritrattista della Belle Époque, è infatti dedicata la nuova mostra del Mart, facendo catapultare i visitatori nei salotti mondani, nei caffè, nell’eleganza della borghesia sottolineata da lussuosi abiti.

Da Ferrara a Parigi, passando per Firenze e Londra, il maestro italiano studia Raffaello, frequenta i Macchiaioli e il Caffè Michelangelo di Firenze, conosce Courbet, Manet, Degas e, stabilitosi definitivamente a Parigi, si afferma come uno degli artisti più richiesti. Grazie anche a una spiccata intraprendenza e a notevoli doti relazionali, Boldini diventa il pittore dei ritratti di società. I suoi dipinti descrivono e allo stesso tempo definiscono lo stile, le tendenze e l’estetica della Ville Lumière.

Nei ritratti di nobildonne, attrici e intellettuali incontrati nei salotti della Parigi fin de siècle, rivive il fascino di una società raffinata ed elegante. Le sue pennellate, lunghe e vibranti, definite “sciabolate”, immortalano sulla tela immagini che sembrano fotogrammi.

La mostra si sviluppa cronologicamente, lasciando anche spazio all’approfondimento di alcuni temi, quali i rapporti con il poeta Gabriele d’Annunzio e la Divina Marchesa Luisa Casati. Il percorso espositivo inizia con i primi lavori realizzati a Ferrara, sotto l’influenza del padre Antonio, e influenzati dai modi di Gaetano e Girolamo Domenichini e dagli esempi dall’antico di Palazzo Schifanoia. Stabilitosi a Firenze, Boldini aderisce ai moti dei Macchiaioli, instaurando scambi con Telemaco Signorini, Vito D’Ancona, Cristiano Banti e Giovanni Fattori. A Parigi, dove si trasferisce nel 1871, si lega al mercante Adolphe Goupil, che gli permette di misurarsi con un genere di grande fortuna della Francia del secondo Ottocento, la pittura d’interni. Intensifica poi rapporti con l’alta borghesia e la nobilità parigina, frequentando gli ambienti più esclusvi e figure di spicco come Edgar Degas. Dagli anni Ottanta si afferma un crescente interesse per il ritratto, con protagoniste donne bellissime e sensuali. Anche a grandezza naturale. Tra i celebri ritratti, la contessa Gabrielle de Rasty, l’attrice Alice Regnault, Emiliana Concha de Ossa, Madame Veil-Picard, la contessa de Leusse, la principessa Eulalia di Spagna.

La visita è accompagnata da una sonorizzazione site-specific realizzata appositamente da Cesare Picco e Luca Giardini per favorire l’immersione nelle atmosfere boldiniane.  Per maggiori info: www.mart.trento.it

In anteprima sul web la mostra dedicata a Boldini al Mart
Immagine: Giovanni Boldini, Giovane donna in déshabillé (La toilette), dettaglio (1880 circa; collezione privata)
Fonte: Finestre sull’Arte

 

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