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Uscite editoriali: Ndo cojo cojo, di Gigi Proietti

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Il talento del mattatore per il genere nel libro a lui dedicato da Carlotta e Susanna Proietti.

Ndo cojo cojo, edito da Rizzoli è la biografia di Gigi Proietti, tra inediti assoluti e archivio, voluto dalle figlie come “un regalo di papà per tutti”. Il volume è a cura di Sagitta Alter (al suo fianco fin dal 1962, “siamo antichi concubini” amava dire lui genio della risata e non solo). E proprio le due figlie Carlotta e Susanna nell’introduzione sottolineano come si siano interrogate a lungo se pubblicare o meno il libro incompiuto del padre e come, insieme alla madre, abbiamo deciso di farlo integrandolo con sonetti e altri lavori del padre “Il fatto che sia rimasto incompiuto ci ha fatto riflettere a lungo sull’aspetto malinconico dell’incompiutezza.

«Ebbene, sì. Confesso. Sì, scrivo roba in versi. Mi dichiaro rifugiato poetico.»

Gigi Proietti, scomparso il 2 novembre del 2020 nel giorno del suo 80/o compleanno, è stato il più grande attore, regista, scrittore e interprete di un universo umano che attingeva spesso a Roma, a cui ha dato voce nella sua anima più nobile e più popolare insieme.

«Il romano ha regalato alla lingua italiana espressioni, parole, significati per i quali dovrebbero ringraziarci. Per capirci, se invece di dire: “Sono stato particolarmente sfortunato in quella circostanza”, uno dice: “M’ha detto pedalino”. Oppure “M’ha detto zella”, se fa’ prima.» La sua romanità si riversava soprattutto nella scrittura dei sonetti: alcuni sono diventati un appuntamento fisso anche per i lettori del «Messaggero» o del «Fatto quotidiano», moltissimi altri sono stati recitati in eventi pubblici o sono rimasti nei quaderni che portava con sé sul set o in camerino e su cui si divertiva a costruire versi pungenti per resistere al quotidiano sfascio culturale e politico.

Per la prima volta sono raccolti in questo libro tutti i suoi sonetti insieme ad alcuni racconti a cui stava lavorando con gran divertimento, come le avventure di Er Ciofeca che si ritrova suo malgrado al centro di un intreccio di cronache romane agre, tra dialoghi stralunati nel suo bar o in coda dal barbieretto. Ci sono poi i disegni con cui Gigi Proietti si divertiva a fissare in pochi tratti tic, manie e piccole ossessioni del mondo intorno. Una passione che condivideva soprattutto con la figlia Susanna, a cui aveva chiesto di dare un volto ai personaggi di ‘Ndò cojo cojo.

Il risultato è un libro unico, puntellato da storie e sonetti fuori da ogni regola, capaci di far ridere e di commuovere, e che dimostrano ancora una volta il talento di un narratore e di un sonettaro satirico.

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