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Papa Francesco: serve un “patto sociale” per la pace duratura

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Le tre vie per una pace duratura: dialogo intergenerazionale, educazione, lavoro

Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace, Papa Francesco indica gli elementi per “dare vita a un patto sociale”. Sotto accusa le alte spese per gli armamenti e la scarsità di interventi pubblici su istruzione e lavoro.

“Nonostante i molteplici sforzi mirati al dialogo costruttivo tra le nazioni, si amplifica l’assordante rumore di guerre e conflitti, mentre avanzano malattie di proporzioni pandemiche, peggiorano gli effetti del cambiamento climatico e del degrado ambientale, si aggrava il dramma della fame e della sete e continua a dominare un modello economico basato sull’individualismo”.

Tre elementi per un “patto sociale”

Queste le considerazioni da cui Papa Francesco è partito per proporre, nel Messaggio diffuso il 21 dicembre e lanciato in occasione della 55esima Giornata mondiale della pace (che si terrà il primo gennaio), tre “elementi imprescindibili” per “dare vita a un patto sociale” e assicurare un progetto di pace consistente:

  • “Il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivisi”;
  • “L’educazione, come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo”;
  • “Il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana”.

A proposito del primo punto, Papa Francesco apprezza l’impegno che tanti giovani stanno dimostrando “per un mondo più giusto e attento a salvaguardare il creato”: il dialogo tra le generazioni, secondo il Papa, può essere infatti la “forza motrice di una politica sana”, per affrontare le crisi presenti e future.

Al tempo stesso, papa Francesco sottolinea l’importanza dell’educazione e dell’istruzione, rimarcando la scarsità degli investimenti destinati a questi settori, mentre le spese militari “sembrano destinate a crescere in modo esorbitante”. Poi, si rivolge direttamente alle istituzioni, sottolineando che è “opportuno e urgente che quanti hanno responsabilità di governo elaborino politiche economiche che prevedano un’inversione del rapporto tra gli investimenti pubblici nell’educazione e i fondi destinati agli armamenti”.

Infine, la terza via per assicurare la pace è “promuovere e assicurare il lavoro”. Il Papa ha rimarcato l’effetto “devastante” che il Covid-19 ha avuto sull’economia informale, dove sono coinvolti soprattutto migranti privi di tutele. Il Papa richiama perciò ancora una volta l’attenzione della politica, “chiamata a svolgere un ruolo attivo, promuovendo un giusto equilibrio tra libertà economica e giustizia sociale”, per assicurare “un ampliamento delle opportunità di lavoro dignitoso”.

Fonte: Futuranetwork

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