Neet in Italia

Neet, in Italia un giovane su tre tra 20 e 34 anni

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Neither in Employment or in Education or Training, con un acronimo: Neet. Né occupato, né nello studio, né in formazione.

Si trova in questo stato quasi un italiano su tre di età compresa tra i 20 e i 34 anni, secondo le ultime statistiche fornite da Eurostat. Si tratta di un record negativo rispetto a tutti gli altri Stati dell’Unione, che in media ha registrato un tasso di Neet del 17,6%, con un aumento dell’1,2% rispetto al 2019.

Il dato italiano supera la media europea di oltre dieci punti percentuali: 29,4% contro il 27,8 dell’anno scorso. Nella classifica negativa l’Italia è seguita da Grecia (25,9%) e Spagna (22,3%). Il tasso più basso è stato invece registrato nei Paesi Bassi (8,8%), in Svezia (8,8%), in Lussemburgo (9,6%) e in Germania (11,1%), tutti Paesi che da anni investono in piani di lungo periodo per la tutela del lavoro e l’inserimento dei più giovani.

Anche da questa statistica emerge un’altra emergenza che caratterizza lo stagnante mercato del lavoro italiano: la discriminazione di genere. I Neet uomini in Italia sono infatti il 24%, mentre le donne il 35%, contro una media Ue rispettivamente del 13,8% e del 21,5%.

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