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Nasce l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale: cos’è e come funziona

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A pochi giorni dall’attacco hacker che ha mandato in tilt il sito della Regione Lazio, il Senato ha dato l’ok al decreto sulla cybersicurezza nazionale che, una volta per tutte, fa ordine tra le autorità che si occupano della sicurezza informatica nazionale, mettendo al vertice il Presidente del Consiglio.

Nasce così, per la prima volta in Italia, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale a cui sono destinati circa 620 milioni di euro previsti dal PNRR, essendo la transizione digitale uno degli obiettivi che l’Europa ha richiesto al nostro Paese.

Cosa fa l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

Con l’approvazione definitiva del Dl sulla cybersicurezza – decreto legge 14 giugno 2021, n. 82 – l’Italia adotterà “Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale”. Nasce un nuovo progetto contro le minacce hacker di cui sarà garante l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale i cui ruoli sono definiti nel decreto:

  • tutela la sicurezza informatica, sia nel settore pubblico che privato;
  • monitora e rileva gli attacchi informatici avvalendosi di un team di esperti e del Centro di valutazione e certificazione nazionale;
  • implementa i sistemi di sicurezza delle pubbliche amministrazioni, degli operatori di servizi essenziali (OSE) e dei fornitori di servizi digitali (FSD);
  • è l’unico interlocutore in materia di sicurezza cibernetica dei soggetti pubblici e privati, della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nonché delle reti di comunicazione elettronica.

L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, inoltre, si propone di innovare e stimolare la crescita informatica e promuove progetti di innovazione e sviluppo in campo tecnologico e scientifico.

Il ruolo del Presidente del Consiglio nella sicurezza cibernetica

Il decreto legge pone al vertice dell’architettura del sistema di sicurezza cibernetica il Presidente del Consiglio, “a lui attribuita in via esclusiva l’alta direzione e la responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza”, recita il testo.

Spetta esclusivamente al Premier sentire il Comitato interministeriale per la cybersicurezza – altro organo creato ad hoc – e adottare le strategie nazionali di cybersicurezza. Soltanto il Presidente del Consiglio, sentiti i ministri, può nominare e revocare le personalità al vertice dell’Agenzia.

Per garantire la trasparenza e la meritocrazia degli incarichi, il Premier è obbligato ad informare preventivamente il COPASIR e le Commissioni parlamentari competenti.

Faranno parte dell’Agenzia per la Cybersecurity circa 800 dipendenti altamente qualificati, sia presi dalle Pubbliche amministrazioni che tramite chiamata diretta o gare.

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