Missione Adattamento

Mission Adaptation UE, le fanfare del Comune dell’Aquila sul nulla

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Lo scorso 30 settembre, il Comune dell’Aquila annunciò tramite comunicato stampa di aver “vinto la manifestazione di interesse per partecipare alla Mission Adaptation to Climate Change, la missione di adattamento ai cambiamenti climatici promossa dall’Unione Europea che mira a sostenere regioni e città verso la resilienza climatica, entro il 2030, attraverso un impegno finanziario di 370 milioni di euro del fondo Horizon Europe 2021-2027.” aggiungendo che “L’Aquila è tra le prime firmatarie della Carta, insieme ad altre 215 città e regioni d’Italia e d’Europa selezionate su migliaia di richieste di interesse.

Budget complessivo di Missione e L’Aquila firma solo in seguito

Diciamo subito comunque, così come già detto all’inizio (ossia oltre un anno fa, il 22 marzo 2022), che

il budget di 370 milioni era ed è della Mission Adaptation UE, ma complessivamente e per tutti. E il Comune dell’Aquila non è risultato tra i primi firmatari, bensì nella seconda tranche di adesioni.

I primi 118 firmatari, infatti, furono annunciati il 7 giugno in un Forum ad hoc presso il Comitato europeo delle Regioni: per l’Italia partecipò nessuno e furono annunciati solo 6 firmatari italiani (Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna, Regione Veneto, Provincia autonoma di Trento, Provincia di Potenza e Comune di Cesano Maderno (MB)).

Solo in seguito, il 29 settembre, la Commissione europea annunciava la seconda tranche di firmatari: da 118 a 215 complessivi di cui quelli italiani passati da 6 a 13 e, tra essi, il Comune dell’Aquila (aggiungendosi ai primi 6 insieme con Regione Campania, Regione Friuli-Venezia Giulia, Regione Molise, Regione Puglia, Regione Sicilia, Comunità Montana della Valchiavenna).

Ad oggi i firmatari sono diventati 301 di cui, quelli italiani 14, compresa la Regione Abruzzo (che al contrario del Comune, e con eccesso opposto di assenza totale di comunicazione, ha aderito ancora più tardi): 8 Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Puglia, Veneto; Sardegna e Sicilia non compaiono più tra i firmatari); 2 Province (autonoma di Trento, Potenza); 3 Comuni (Arezzo, Cesano Maderno (MB), L’Aquila); Comunità Montana della Valchiavenna.

Manifestazione di interesse: nessuna vittoria, non era un bando ma solo adesione alla Mission Adaptation

Il successivo 18 novembre, altro comunicato del Comune dell’Aquila nel quale veniva evidenziato nuovamente che “L’Aquila è risultata tra i primi vincitori dell’avviso pubblico europeo sull’adattamento ai cambiamenti climatici“. Ma, come già evidenziato in precedenza, a marzo 2022 “La Commissione europea ha lanciato lo scorso 14 marzo un invito alle regioni e alle comunità dell’UE a partecipare alla Missione dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici. E’ ora disponibile una indagine per le regioni e le comunità che vogliano esprimere il loro interesse ad entrare a far parte della Missione. Una volta analizzate le risposte al sondaggio, le regioni e le comunità che dimostrano impegno per l’adattamento saranno invitate a firmare una Carta della Missione.”

La questione, come si vede, ha un’ottica molto diversa dagli accenti trionfalistici posti dal Comune. Anche perché le aggiudicazioni di manifestazioni di interesse, generalmente, si riferiscono all’aggiudicazione di finanziamenti di progetti, tipiche di acquisti fatti secondo il Codice degli Appalti. Ma qui non c’è alcun budget assegnato, come mi ha specificato la stessa DG CLIMA , qualche giorno fa:

nessun budget assegnato, per L'Aquila e nessuno

Si tratterà, per avere finanziamenti, di presentare progetti e, quelli sì! una volta aggiudicati saranno fonte di finanziamenti: idee concrete, da progetti concreti, per azioni concrete, con fondi reali.

Autorizzazione della Giunta comunale solo successivamente

Questo poi è un altro controsenso: nello stesso comunicato del 18 novembre si riportava che “La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Fabrizio Taranta, ha approvato ieri (17 novembre 2022, ndr) la sottoscrizione della Carta con l’Unione Europea”. Qui la partecipazione all’indagine della Commissione europea è avvenuta senza autorizzazione?

Interrogazione a sindaco e assessore con risposte vaghe, ma ad oggi nessuna notizia

Il 12 dicembre scorso, in risposta ai primi due punti all’interrogazione sul tema del gruppo consiliare  del Passo Possibile, l’assessore Taranta, leggendo la risposta scritta, ha affermato che “Il Comune dell’Aquila ha risposto alla call for expression of interest della Mission Adaptation to climate change compilando la scheda della call stessa (cioè immagino quella on line tramite form, sul sito europeo, ndr), per cui non esiste una progetto ma semplicemente una scheda.

Aggiungendo che “Per quanto riguarda il budget assegnato, tutte le informazioni relative alle attività da mettere in campo e le risorse necessarie saranno comunicate dal Segretariato della Missione a gennaio 2023, quando diventerà anche operativa la Mission Implementation Platform“.

Quindi, riepilogando: il Comune dell’Aquila ha fatto due comunicati sull’aggiudicazione di una manifestazione di interesse, che in realtà era solo l’adesione online all’invito della Commissione europea, senza alcun progetto. Parlando per di più anche del budget complessivo di 370 milioni (come detto della Missione) quando invece non c’era dall’inizio alcuna notizia e alcun budget assegnato.

La comunicazione sul nulla e l’assenza di comunicazione sui fatti concreti

Da allora siamo arrivati a metà aprile senza alcuna notizia ulteriore da parte del Comune dell’Aquila. Che non ha comunicato, o forse non lo sa ancora (ma è difficile pensarlo, visto che ci sono stati tre comunicati da parte degli organismi comunitari), che dallo scorso 31 marzo: il portale della missione è online, i firmatari di EU Mission Adaptation ora sono oltre 300 e che ci sono nuove opportunità per sostenere i progetti sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

Difficile che il Segretariato non abbia informato i firmatari. Lo stesso Segretariato che mi ha confermato qualche giorno fa che non esiste un budget assegnato agli stessi.

La conclusione è che vanno certamente fatti i complimenti alle risorse umane e agli uffici comunali che hanno seguito e seguiranno le attività sull’adattamento climatico.

Quanto a sindaco e assessore, sarebbe il caso che prima di fare comunicati sul nulla, si informassero meglio su quello che comunicano. Perché qualcuno che controlla c’è sempre. Specialmente poi – nel caso di specie – se si occupa di politiche climatiche come ambasciatore del Patto europeo per il clima della Commissione europea.

Chissà poi, concludendo, come stanno le cose sul progetto relativo alle Comunità energetiche, annunciando in pompa magna a fine gennaio scorso, alla presenza del ministro Pichetto Fratin. E del quale dopo quasi tre mesi ancora non se ne sa nulla, se non che il relativo Decreto Ministeriale è ancora all’esame di Bruxelles.

Ma questa è un’altra storia, di cui parleremo quando se ne saprà di più.

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