Ennesima battuta di arresto per la Tassonomia della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. La Tassonomia contiene le linee guida che dovrebbero classificare gli investimenti dei prossimi anni per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.
Tra queste la Commissione ha tentato di inserire gli investimenti in gas e nucleare, ma la proposta è stata bocciata martedì dalle commissioni Affari economici e Ambiente del Parlamento europeo.
La proposta è il risultato dell’opera di mediazione della Commissione tra la Francia, che da anni punta sul nucleare per il suo fabbisogno energetico, e la Germania, che proprio per mantenere il suo piano di dismissione nucleare ha trovato nel gas la fonte energetica di transizione dei prossimi anni. La dipendenza tedesca dal gas ha dimostrato tutte le sue vulnerabilità negli ultimi mesi, contando che il suo principale fornitore è la Russia.
Pesano geopolitica e crisi climatica
Ecco perché il Parlamento ha bocciato una misura che incentiverebbe ancora di più i Paesi europei a puntare nel breve e medio termine su una tecnologia che non si possono più permettere a livello geopolitico, oltre che ambientale.
Il parere delle commissioni parlamentare non è vincolante, ma è un chiaro segnale sulla posizione del Parlamento in vista del voto che esprimerà sulla Tassonomia a luglio.
Per evitare la bocciatura, la Commissione ha iniziato ad aprire alla possibilità di diminuire il peso del gas nel documento: “La situazione evolve costantemente. Giudicarci sulla base di una proposta che è stata fatta prima degli eventi di febbraio, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non è completamente corretto, dato che eravamo in uno schema un po’ diverso. Aspetteremo i risultati del voto del Parlamento europeo e analizzeremo la situazione ulteriormente alla luce di questo”, ha detto il portavoce capo della Commissione, Eric Mamer.
Fonte: Parlamento europeo, The Vision
